Come ridurre l’inquinamento indoor: 3 strategie

Quando si considerano i pericoli associati all’inquinamento dell’aria interna (indoor), diventa evidente l’importanza di mantenere l’aria nella propria casa il più pura possibile. Fortunatamente, ci sono alcune misure relativamente facili da mettere in pratica che si traducono in un notevole miglioramento della qualità dell’aria della casa, dell’ufficio o, più in generale, di un edificio.

Esistono, fondamentalmente, tre strategie di base per migliorare la qualità dell’aria indoor e, in questo modo, mitigare tutti i rischi per la salute che possono essere causati dall’inquinamento dell’aria interna e sono, in ordine decrescente di efficacia, le seguenti:

  • il controllo delle fonti: eliminare o controllare le fonti di inquinamento
  • una migliore ventilazione: diluire e scaricare gli inquinanti con la ventilazione di aria esterna;
  • l’uso di depuratori d’aria: rimuovere gli inquinanti con metodi collaudati di pulizia dell’aria.

Esaminiamo ora più in dettaglio ciascuno di questi tre metodi:

Controllo delle fonti

Un modo per giudicare se la vostra casa ha o potrebbe sviluppare problemi di qualità dell’aria è identificare le potenziali fonti di inquinamento dell’aria. Sebbene la presenza di tali fonti non significhi necessariamente che si avrà un problema di qualità dell’aria, essere consapevoli del tipo e del numero di potenziali fonti è un passo importante verso la valutazione della qualità dell’aria nella propria casa.

Inoltre, il modo più efficace per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi è eliminare le singole fonti di inquinamento o ridurre le loro emissioni. Alcune fonti, come quelle che contengono amianto, possono venire sigillate o chiuse; altre, come i fornelli a gas, possono venire regolate in modo da ridurre la quantità di emissioni, oppure sostituite con altre (ad es. fornelli elettrici).

Alcune fonti sono abbastanza facili da ridurre o eliminare. Forse l’esempio per eccellenza del controllo della fonte consiste nella riduzione del fumo di tabacco ambientale, noto anche come “fumo passivo”. Ma ci sono, in realtà, molte altre fonti di inquinamento dell’aria interna in ogni casa.

Queste includono fonti di combustione come petrolio, gas, cherosene, carbone, legno e prodotti del tabacco; materiali da costruzione e arredi diversi come isolamento deteriorato contenente amianto, moquette bagnata o umida, mobili fatti di determinati prodotti di legno pressati; prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa, la cura personale o gli hobby; dispositivi di umidificazione e di climatizzazione; fonti esterne come radon, pesticidi e inquinamento dell’aria esterna.

L’importanza relativa di ogni singola fonte dipende dalla quantità di un determinato inquinante che emette e dalla pericolosità di tali emissioni. In alcuni casi, fattori come l’età della fonte e la corretta manutenzione sono significativi. Ad esempio, una stufa regolata in modo errato può emettere significativamente più monossido di carbonio rispetto a quello che emetterebbe se correttamente regolata.

Alcune fonti, come materiali da costruzione, arredi e prodotti per la casa come i deodoranti per ambienti, rilasciano più o meno continuamente inquinanti. Altre fonti, legate alle attività svolte in casa, rilasciano inquinanti in modo intermittente. Questi includono il fumo, l’uso di fornelli o di stufe non ventilate, l’uso di solventi nelle attività di pulizia e hobby, l’uso di svernicianti nelle attività di ristrutturazione e l’uso di prodotti per la pulizia e di pesticidi nelle pulizie.

In generale, le maggiori riduzioni dell’inquinamento indoor dell’aria possono essere ottenute passando da combustibili solidi –  come le biomasse (legna, pellet, etc.) o il carbone – a combustibili più puliti ed a tecnologie energetiche più efficienti, come gas di petrolio liquefatto (GPL), biogas, ma soprattutto elettricità, energia solare termica e fotovoltaica, energia eolica, etc.

Assicurati che forni, camini e altri sistemi di riscaldamento funzionino in modo pulito ed efficiente. Durante le pulizia, verifica eventuali avvisi sull’etichetta dei prodotti che usi. Se dice di non usare il prodotto in uno spazio chiuso, non farlo. Conserva i prodotti chimici fuori casa. Usa mobili fatti di legno massiccio, piuttosto che di legno pressato, il quale può rilasciare formaldeide nell’aria.

Inoltre, combatti muffe, funghi e parassiti che causano inquinamento dell’aria interna – come scarafaggi e acari della polvere – mantenendo bassa l’umidità della tua casa. È anche importante mantenere pulito lo spazio vitale, in modo che sia meno attraente per i parassiti. Se hai dei parassiti in casa, prova a eliminarli usando dei mezzi non chimici piuttosto che spray o polveri pesticide.

In molti casi, il controllo delle sorgenti di inquinamento indoor è anche un approccio più efficiente in termini di costi per proteggere la qualità dell’aria interna rispetto all’aumento della ventilazione, perché – soprattutto d’inverno e d’estate – aumentare la ventilazione può aumentare i costi energetici.

Miglioramenti della ventilazione

Per la maggior parte dei problemi di qualità dell’aria interna in casa, il controllo delle fonti di inquinamento è la soluzione più efficace. Un altro approccio per abbassare le concentrazioni di inquinanti atmosferici all’interno della casa è aumentare la quantità di aria esterna che arriva in casa. L’introduzione di aria esterna è un fattore importante nel promuovere una buona qualità dell’aria.

Cerca segni di problemi con la ventilazione della tua casa. I segni che possono indicare che la propria casa potrebbe non avere una ventilazione sufficiente includono condensa di umidità su finestre o pareti, aria puzzolente o soffocante, riscaldamento centralizzato e apparecchiature di raffreddamento dell’aria e aree in cui libri, scarpe o altri oggetti diventano ammuffiti. Per rilevare gli odori in casa, esci per alcuni minuti, dopodiché, al rientro a casa, nota se gli odori sono evidenti.

L’aria esterna entra e esce da una casa grazie a infiltrazioni, ventilazione naturale e ventilazione meccanica. Nelle infiltrazioni, l’aria esterna scorre all’interno della casa attraverso aperture, giunti e crepe nei muri, nei pavimenti e nei soffitti e attorno a finestre e porte. Nella ventilazione naturale, l’aria si muove attraverso finestre e porte aperte. Il movimento dell’aria associato a infiltrazioni e ventilazione naturale è causato da differenze di temperatura dell’aria tra interno ed esterno, e dal vento.

Infine, ci sono un certo numero di dispositivi di ventilazione meccanica: dagli aspiratori collegati con l’esterno che rimuovono a intermittenza l’aria da una singola stanza, come bagni e cucina, a sistemi di trattamento dell’aria che utilizzano ventole e canalizzazioni per rimuovere continuamente l’aria interna e distribuire i filtri e aria esterna condizionata in punti strategici posti in tutta la casa. La velocità con cui l’aria esterna sostituisce l’aria interna è descritta come il tasso di ricambio dell’aria.

Se una quantità di aria esterna troppo piccola entra in casa, gli inquinanti possono accumularsi a livelli tali da porre problemi di salute. A meno che non siano costruite con speciali sistemi di ventilazione meccanica, le case progettate e costruite per ridurre al minimo la quantità di aria esterna che può “infiltrarsi” possono avere livelli di inquinanti più elevati rispetto ad altre abitazioni. Anche alcune condizioni atmosferiche possono ridurre la quantità di aria esterna che entra in una casa.

La maggior parte dei sistemi di riscaldamento e di raffreddamento domestici – compresi i sistemi di riscaldamento ad aria forzata, come le pompe di calore – non portano meccanicamente aria fresca in casa. L’apertura di finestre e porte, e le ventole da finestra con lo sfiato aperto, aumentano la velocità di ventilazione esterna. E lo stesso accade con gli aspiratori del bagno o della cucina, che rimuovono i contaminanti direttamente dalla stanza in cui si trovano.

È particolarmente importante mettere in pratica il ricambio dell’aria mentre si è coinvolti in attività a breve termine che possono generare alti livelli di sostanze inquinanti: ad esempio, pittura, sverniciatura, riscaldamento con stufe a cherosene, cottura, oppure manutenzione e attività svolte per hobby, come saldatura o levigatura. Ovviamente, la cosa migliore sarebbe quella di praticare almeno alcune di queste attività all’aperto, se puoi e se le condizioni meteorologiche lo permettono.

I migliori progetti di nuove case prevedono sistemi meccanici che portano l’aria esterna in casa. Alcuni di questi progetti includono ventilatori a recupero di calore ad alta efficienza energetica, noti anche come sistemi di ventilazione meccanica controllata con scambiatori di calore aria-aria. Anche una ventilazione fatta a certi orari e l’ombreggiamento possono aiutare a risparmiare energia, per la climatizzazione, ad esempio favorendo, d’estate, un ricambio d’aria di notte e, d’inverno, di giorno.

Anche la semplice ventilazione aiuta a rimuovere o diluire gli agenti inquinanti presenti nell’aria provenienti da fonti interne. Ciò riduce il livello di contaminanti e migliora la qualità dell’aria interna. Valuta perciò attentamente l’uso della ventilazione per ridurre gli inquinanti dell’aria interna dove potrebbero esserci fonti esterne (outdoor) di sostanze inquinanti – come fumo o rifiuti – nelle vicinanze.

Infatti, comunque l’aria esterna fluisce all’interno della casa infiltrandosi attraverso aperture, giunti e crepe nei muri, nei pavimenti e nei soffitti e attorno a finestre e porte. L’infiltrazione si verifica in una certa misura in tutte le case. E se l’aria esterna è più inquinata di quella interna – come può avvenire in certe città o in case vicine ad impianti inquinanti – far entrare aria fresca dall’esterno potrebbe non risolvere il problema dell’inquinamento indoor, o farlo solo parzialmente.

Purificazione dell’aria

Attualmente, non vi sono prove che un numero ragionevole di piante d’appartamento rimuova significative quantità di sostanze chimiche inquinanti nelle case e negli uffici. Le piante d’appartamento da interno, inolotre, non devono essere eccessivamente bagnate perché il terreno eccessivamente umido può favorire la crescita di microrganismi che possono colpire individui allergici.

Pur non purificando l’aria domestica, le piante possono profumarla un po’.

Esistono però purificatori d’aria di molti tipi e dimensioni, sul mercato, che vanno da modelli da tavolo relativamente economici a sistemi interi sofisticati e costosi. Alcuni sono molto efficaci nella rimozione delle particelle, mentre altri – inclusa la maggior parte dei modelli da tavolo – lo sono molto meno.

In genere, i purificatori d’aria non sono progettati per rimuovere gli inquinanti gassosi. Inoltre, l’efficacia di un depuratore d’aria dipende da due parametri: il modo in cui preleva gli inquinanti dall’aria indoor (espressa come percentuale di efficienza nella raccolta) e da quanta aria attrae attraverso l’elemento di pulizia o di filtrazione (una quantità espressa in metri cubi al minuto).

Un collettore molto efficiente ma con una bassa velocità di circolazione dell’aria non sarà efficace, e neppure un sistema con un alto tasso di circolazione dell’aria ma un collettore poco efficiente. Le prestazioni a lungo termine di qualsiasi filtro dell’aria dipendono poi dalla relativa manutenzione, la quale va effettuata in base alle indicazioni fornite dal produttore.

Un altro fattore importante nel determinare l’efficacia di un filtro dell’aria è la forza della fonte di inquinanti. I filtri d’aria da tavolo, in particolare, non possono rimuovere quantità soddisfacenti di inquinanti da fonti vicine forti. Le persone con una sensibilità verso fonti particolari possono trovare che i purificatori d’aria sono utili solo in combinazione con gli sforzi per rimuovere la fonte.

Oggi sono disponibili diversi tipi di dispositivi di pulizia dell’aria, ciascuno progettato per rimuovere determinati tipi di inquinanti. Gli inquinanti che possono influire sulla qualità dell’aria in una casa rientrano, infatti, nelle due seguenti grandi categorie: il particolato e gli inquinanti gassosi.

Due sono i tipi di dispositivi di pulizia dell’aria che possono rimuovere il particolato dall’aria: i filtri meccanici dell’aria ed i purificatori d’aria elettronici. I filtri dell’aria in fase gas eliminano i gas e gli odori usando un materiale assorbente, come il carbone attivo. Altri tipi di depuratori sono i purificatori per irradiazione dei germi con raggi ultravioletti (UVGI); i purificatori per ossidazione fotocatalitica (PCO), che rimuovono gli inquinanti gassosi; gli ozonizzatori, che però possono essere pericolosi per la salute.

La tabella seguente fornisce una breve sintesi delle tecnologie di depurazione dell’aria e degli inquinanti per ridurre i quali sono progettate. Oltre a comprendere i diversi tipi di dispositivi di pulizia dell’aria, i consumatori dovrebbero comunque prendere in considerazione anche le loro prestazioni.

 

Riferimenti bibliografici

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