Cause dell’inquinamento dell’acqua

L’inquinamento delle acque ha molte cause diverse,  e questo è uno dei motivi per cui è un problema difficile da risolvere. L’acqua è inquinata sia da cause naturali che da cause legate alle attività umane. Ad esempio, le eruzioni vulcaniche, i terremoti, gli tsunami, etc. sono eventi naturali noti alterare l’acqua e contaminarla, colpendo anche gli ecosistemi che sopravvivono sotto l’acqua.

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Un’altra sorgente di inquinamento naturale dell’acqua è rappresentata dalle deiezioni degli animali selvatici. Anche se queste sono di solito più un problema per la contaminazione delle acque superficiali e spesso rimangono lontano dalle acque sotterranee, ciò non sempre avviene. In alcune situazioni, specialmente quando la vita animale è molto diffusa, le urine e le feci lasciate dagli animali penetrano nel suolo e provocano un certo inquinamento nelle acque sotterranee.

Altri inquinanti naturali sono rappresentati dall’arsenico e dal gas radon. Il primo è presente naturalmente nelle rocce, per cui quando l’acqua sotterranea le attraversa o giace su queste rocce per troppo tempo, l’arsenico può accumularsi nelle acque sotterranee a livelli pericolosi per chi la beve. Anche il gas radon che si infiltra nell’acqua sotterranea può causare gravi problemi: se un essere umano o un animale consuma acqua contaminata da radon, i risultati possono essere potenzialmente fatali.

La maggior parte delle cause di inquinamento dell’acqua, però, sono dovute alle attività umane direttamente, oppure indirettamente attraverso altre forme di inquinamento, anch’esse però solitamente riconducibili all’opera dell’uomo, come ad esempio le piogge acide. Molte industrie, infatti, non dispongono di un adeguato sistema di gestione dei rifiuti e li drenano nell’acqua dolce, che entra nei fiumi, nei canali e, successivamente, nel mare. Ecco, in pratica, le principali cause antropogeniche:

Rifiuti e reflui industriali

Le industrie producono enormi quantità di rifiuti solidi, liquidi e gassosi che contengono centinaia di sostanze chimiche tossiche e persistenti nell’ambiente, per cui causano un’enorme inquinamento delle acque. Esso viene, per quantità, principalmente da: zolfo (che danneggia la vita marina); amianto (provoca l’asbestosi e il cancro); piombo e mercurio (metalli pesanti velenosi per l’uomo e gli animali); nitrati e fosfati (usati nei fertilizzanti, provocano l’eutrofizzazione); oli e petrolio (non si dissolvono nell’acqua, danneggiando la vita marina).

Acque reflue e di scarico urbane

L’acqua sporca domestica, i rifiuti liquidi, le feci e l’urina umane finiscono, nei Paesi sviluppati, negli scarichi fognari, e poi vengono trattate e pulite prima di essere scaricate nel mare o nel fiume. Anche se vengono trattate, tuttavia, queste acque non sono mai uguali all’acqua dolce pura. L’acqua di scarico, infatti, trasporta batteri nocivi e sostanze chimiche che possono causare gravi problemi di salute. Gli agenti patogeni sono noti essere un comune inquinante dell’acqua e causa di malattie.

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Perdite dalle fognature

Una piccola perdita dalle tubazioni di fognatura può contaminare l’acqua sotterranea e renderla inadatta ad essere bevuta dalla gente. Inoltre, quando non è riparata in tempo, l’acqua della fogna può salire in superficie e diventare un terreno fertile per insetti e zanzare. In alcuni paesi sottosviluppati, i liquami non vengono trattati ma scaricati direttamente nel mare o nei corpi d’acqua. Ciò è molto pericoloso perché contaminano l’ambiente ed i corpi d’acqua, portando molte malattie mortali.

Fosse biologiche

Ogni bagno domestico è collegato alla rete fognaria oppure alla fossa biologica, un serbatoio di solito situato fuori dalla casa. Ogni volta che le feci vengono scaricate dal WC del gabinetto, entrano in questo serbatoio, dove la parte solida è separata dalla parte liquida. Dei processi biologici vengono utilizzati per abbattere i solidi, mentre il liquido viene in genere scaricato nel terreno attraverso un sistema di drenaggio; da questo, può penetrare in profondità e arrivare nei corpi d’acqua vicini.

Rifiuti e deiezioni animali

La concentrazione del bestiame in aziende agricole porta ad un accumulo di rifiuti animali – dalle semplici deiezioni fino agli antibiotici – nelle zone in cui si svolgono le operazioni relative al bestiame. Nella maggior parte dei casi, i sistemi usati per trattare i rifiuti animali sono inadeguati. I rifiuti animali vengono per lo più dilavati nei fiumi quando piove. Si mescolano con altre sostanze chimiche nocive e provocano varie malattie trasmesse dall’acqua, come il colera, la diarrea, l’ittero, la dissenteria e il tifo.

Concimi chimici e pesticidi

I fertilizzanti chimici ed i pesticidi vengono utilizzati dagli agricoltori per proteggere le colture da insetti e batteri. Sono utili per la crescita delle piante. Tuttavia, quando queste sostanze chimiche si mescolano con acqua, producono danni a piante e animali. Inoltre, quando piove, le sostanze chimiche si mescolano con l’acqua piovana e scendono in fiumi e canali, causando gravi danni per gli animali acquatici. Quando poi raggiungono le falde acquifere, possono avere effetti anche sulla nostra salute.

Fanghi di depurazione “imbottiti”

I fanghi di depurazione derivano dal processo di trattamento delle acque reflue civili, industriali e  agroalimentari. La normativa attuale vigente in Italia consente che essi siano mescolati a rifiuti. Le tipologie di rifiuti ammesse sono decine, alcuni dei quali pericolosissimi perché non se ne conosce la provenienza. Particolarmente grave è l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere con gli inquinanti organici persistenti, in quanto essi sono presenti in molti dei rifiuti aggiunti ai fanghi.

Percolazione dalle discariche

Le discariche sono un’altra causa diretta dell’inquinamento nelle acque sotterranee. Esse non sono altro che un enorme mucchio di spazzatura che produce un odore terribile e può essere visto a grande distanza. Quando piove, le discariche possono avere perdite nelle loro strutture di contenimento ed i relativi inquinanti possono infiltrarsi nel sottosuolo contaminando grandi quantità di acqua sotterranea con una varietà di sostanze, più o meno pericolose per l’uomo a seconda del tipo di rifiuti.

Deposizione atmosferica

La deposizione atmosferica è l’inquinamento dei corpi idrici causata dall’inquinamento atmosferico. Ogni volta che l’aria viene inquinata con anidride solforosa e ossido di azoto, questi gas si mescolano con le particelle d’acqua presenti nell’aria e formano una sostanza tossica. Questa cade al suolo come “pioggia acida” e viene dilavata finendo nei corpi d’acqua. Il risultato è che anche i corpi idrici si contaminano e ciò colpisce gli animali e gli organismi viventi in tali ambienti.

Combustione di combustibili fossili

I combustibili fossili come il carbone e il petrolio, quando vengono bruciati, producono quantità notevoli di cenere che viene immessa nell’atmosfera. Le particelle di particolato contenenti sostanze chimiche tossiche, se si mescolano con il vapore acqueo, provocano delle piogge acide. Inoltre, l’anidride carbonica rilasciata dalla combustione di combustibili fossili contribuisce al riscaldamento globale che porta alla morte di animali marini ed all’inquinamento organico dei corpi d’acqua.

Scarico di rifiuti nel mare e nell’oceano

Ancora una volta, pensate ai rifiuti che tutti noi produciamo ogni giorno: rifiuti di carta, rifiuti alimentari, residui di plastica, gomma, metallo e alluminio. In alcuni Paesi, essi sono gettati in mare. Questi tipi di rifiuti richiedono un certo tempo per decomporsi. Ad esempio, la carta impiega circa 6 settimane, l’alluminio dura circa 200 anni e il vetro ancora più anni. Quando tali rifiuti finiscono in mare, inoltre, danneggiano gli animali marini e causano la morte di molti di loro.

Fuoriuscite accidentali di petrolio

La fuoriuscita di petrolio costituisce un’enorme preoccupazione perché interessa una vasta zona di mare ed il petrolio non si dissolve nell’acqua. Pertanto, è un problema per la fauna selvatica marina locale, come pesci, uccelli e lontre di mare. Per esempio, una nave che trasporta una grande quantità di petrolio può sversarlo in mare se ha un incidente e può causare danni a varie specie animali, a seconda della quantità della fuoriuscita di petrolio, della tossicità degli inquinanti, etc.

Perdite da stoccaggi e tubi sotterranei

Molti prodotti liquidi – come ad es. quelli petroliferi, carburanti e combustibili: gasolio, benzina, etc. – vengono immagazzinati in contenitori di metallo in depositi sotterranei e in tubi di acciaio nel sottosuolo. Nel tempo, però, questi si arrugginiscono e cominciano a perdere. Se ciò accade e le perdite diventano significative, contaminano il terreno circostante ed i liquidi in esso contenuti finiscono molto spesso nei corpi d’acqua vicini o nelle falde acquifere, contaminandole.

Attività di estrazione mineraria

L’estrazione mineraria è il processo di frantumazione della roccia e di estrazione del carbone o di altri minerali dal sottosuolo. Questi elementi, quando vengono estratti nella forma grezza, contengono sostanze chimiche dannose e possono aumentare la quantità di elementi tossici quando si mescolano con l’acqua, il che può causare problemi di salute. Le attività di estrazione mineraria emettono diversi rifiuti metallici e solfuri dalle rocce e sono quindi piuttosto nocive per l’acqua.

Rifiuti radioattivi

L’energia nucleare viene oggi prodotta usando la fissione nucleare. L’elemento usato nella produzione di energia nucleare è l’uranio, che è chimicamente altamente tossico e radioattivo, per cui emette radiazioni ionizzanti. I rifiuti nucleari prodotti dal materiale radioattivo vanno smaltiti per prevenire eventuali incidenti, e possono produrre gravi pericoli ambientali se non vengono smaltiti correttamente. Gli incidenti nucleari più seri possono contaminare anche a distanza con il fallout radioattivo.

Riscaldamento globale

Perfino il noto “riscaldamento globale” di origine antropogenica influenza l’inquinamento organico dell’acqua. Infatti, l’aumento della temperatura della Terra a causa dell’effetto serra porta un aumento anche della temperatura media dell’acqua negli oceani e nei laghi. Ciò abbassa il livello di ossigeno disciolto nell’acqua e stressa gli organismi viventi, determinando così la morte di animali acquatici e di specie marine, che di conseguenza causano una forma di inquinamento dell’acqua.

Specie aliene

L’inquinamento delle acque può essere anche biologico, non solo chimico. In alcune parti del mondo, le specie aliene – talvolta conosciute come specie invasive – sono un grosso problema. Si tratta di animali o piante provenienti da una regione che sono state introdotte in un diverso ecosistema al quale non appartengono. Al di fuori del loro ambiente normale, non hanno predatori naturali, per cui minacciano rapidamente gli animali o le piante che usualmente crescono lì.

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Riferimenti bibliografici

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